Città di Virtù: «Chiodi e Gatti cosa dicono del direttore generale?»

TERAMO – Si dicono “costernati dalla reazione stizzita" del direttore generale Varrassi, i consiglieri comunali della lista civica Città di Virtù, Valdo Di Bonaventura e Paolo Albi, tra i promotori della manifestazione di protesta in difesa della sanità teramana di lunedì. Ironizzando sulla "conta" dei presenti fatta dal dg della Asl di Teramo, Di Bonaventura critica la reazione «sprezzante nei confronti di una folta schiera di pazienti e cittadini, che dovrebbe invece avere il dovere di ascoltare con attenzione ed umiltà, se non altro perché si tratta di coloro che lo retribuiscono con le proprie tasse». I ‘disastri’ della Sanità teramana, secondo i consiglieri civici, derivano da «quel "cerchio magico" politico, sindacale ed amicale che si è costituito nel mondo della sanità locale attorno ad esponenti di primo piano del Pdl e che vede totalmente succubi, o complici, il presidente Chiodi e la Giunta regionale». Sono dunque la causa, politica, «dell’antipatia verso i rapporti con l’Università e con professori universitari di indiscusso valore,  del privilegio ad amici e agli amici degli amici, che permettono a tutti i medici esponenti di rilievo del Pdl di diventare (quasi per magia ed escluso solo il buon Piero Romanelli) primari». La vicenda di Vicentini è soltanto un elemento di questo quadro: «Chi in quel reparto si è comportato onestamente – aggiungono Di Bonaventura e Albi – e con senso del dovere viene letteralmente cacciato, chi meno onestamente e con meno senso del dovere viene promosso e premiato.  Che ne pensa il Governatore Chiodi? E’ meritocrazia questa? Che ne pensa l’assessore Gatti? Abbaia solo e non morde mai? Hanno la decenza di chiedere al dottor Varrassi le dimissioni prima che sia troppo tardi?».